Se il dibattito sui contraccettivi orali è ancora incredibilmente acceso nel nostro paese e la disinformazione su di essi dilaga (basti pensare che la pillola del giorno dopo viene erroneamente ancora confusa per abortivo quando invece è un’anticoncezionale post-coitale), nel frattempo dagli Stati Uniti arriva la notizia che a breve si cercheranno di produrre contraccettivi orali per animali domestici e selvatici.
Anche se a volte il processo di ovulazione è particolarmente complesso come nei cani, i ricercatori confidano di arrivare ad una soluzione a breve. In genere il controllo della popolazione negli animali domestici e selvatici è sempre stato affrontato con la sterilizzazione chimica o con la castrazione. Lo sviluppo dei contraccettivi orali per ogni specie interessata invece permetterà di avere animali sani, fertili all’occorrenza, ma incapaci di rimanere gravidi.
I farmaci potrebbero essere utilizzati anche per il controllo ovarico negli animali selvatici che necessitano di una riduzione nel numero delle nascite come cavalli selvaggi, cervi e perfino coyotes.
Particolarmente ardua sarà la somministrazione dei farmaci che devono essere ingeriti giornalmente: infatti una delle domande che ci poniamo per quanto riguarda lo sviluppo di questi contraccettivi è: “Come convinci un coyote a prendere la pillola ogni giorno?“
😉
Fabristol
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