Cervelli gay strutturati come sesso opposto

Gay si nasce o si diventa? A tale proposito, traduco un articolo apparso sul New Scientist. (Articolo originale in inglese qui.)

Cervelli dei gay strutturati come quelli del sesso opposto

Nuove scansioni cerebrali hanno fornito l’evidenza più convincente finora disponibile che essere gay o eterosessuali è una caratteristica determinata a livello biologico.

Queste scansioni rivelano che, nelle persone omosessuali, alcune zone fondamentali del cervello, che governano l’emozione, l’umore, l’ansia e l’aggressività, hanno la stessa struttura presente nelle persone eterosessuali del sesso opposto.

È probabile che queste differenze siano plasmate in gravidanza o nella primissima infanzia, dice Ivanka Savic, colei che ha diretto lo studio all’istituto Karolinska di Stoccolma.

“Questa è finora la più solida misurazione disponibile delle differenze cerebrali tra soggetti omosessuali ed eterosessuali” dice Savic.

Già studi precedenti avevano mostrato differenze nell’architettura e nell’attività cerebrale tra persone gay ed eterosessuali, ma la maggior parte di essi si basava sulle risposte a stimoli sessuali che avrebbero potuto essere apprese culturalmente, come giudicare il grado di attrattività di volti maschili o femminili.

Simmetria cerebrale

Per aggirare questo problema, Savic e una sua collega, Per Lindstrom, hanno deciso di misurare parametri cerebrali fissati al momento della nascita.

“Era questo lo scopo dello studio: mostrare che alcuni parametri del loro cervello sono differenti, ma questi parametri non possono essere stati alterati dall’apprendimento o da processi cognitivi“, dice Savic.

Per prima cosa hanno usato degli scanner di tipo MRI per scoprire il volume complessivo e la forma complessiva dei cervelli in un gruppo di 90 volontari consistente di 25 eterosessuali e 20 omosessuali di ciascun sesso.

Il risultato ha mostrato che i maschi eterosessuali avevano cervelli asimmetrici, con l’emisfero destro leggermente più grande; ed anche le donne omosessuali avevano questa simmetria. I maschi gay, invece, avevano cervelli simmetrici come quelli delle donne eterosessuali.

Successivamente la squadra ha utilizzato degli scanner di tipo PET per misurare il flusso del sangue verso l’amigdala, una parte del cervello che governa la paura e l’aggressività. Le immagini hanno rivelato in che modo l’amigdala si connetteva ad altre parti del cervello, fornendo indizi su come ciò potrebbe influenzare il comportamento.

Il collegamento con la depressione

In tal modo i ricercatori hanno scoperto che nei maschi gay queste connessioni hanno la stessa struttura presente nelle femmine eterosessuali e viceversa (vedi immagine in alto).

Nelle femmine eterosessuali e nei maschi omosessuali queste connessioni terminavano prevalentemente in regioni del cervello che controllano sensazioni di paura ed intensa ansia.

“Le regioni coinvolte nella fobia, l’ansia e la depressione si sovrappongono alle strutture che vediamo dipartirsi dall’amigdala” dice Savic.

Questo è un fatto significativo, sostiene Savic, e conferma altri dati disponibili che mostrano che le donne hanno una probabilità tre volte maggiore rispetto agli uomini di soffrire di disordini dell’umore o di depressione. Anche i maschi gay hanno alti tassi di depressione, dice Savic, ma è difficile scoprire se ciò è dovuto alla loro biologia, all’omofobia di altre persone, o semplicemente alla sensazione di essere diversi.

Nei maschi eterosessuali e nelle femmine lesbiche, l’amigdala inviava i suoi segnali prevalentemente nella corteccia sensoria-motrice e nello striatum, regioni del cervello che attivano la risposta “combatti o datti alla fuga”. “Si tratta di una risposta aggressiva, “d’azione”, molto più che nelle donne”, dice la Savic.

Differenze notevolissime

Questo studio mostra che gli omosessuali di entrambi i sessi mostrano forti deviazioni nella simmetria del cervello rispetto agli eterosessuali dello stesso sesso” dice Qaxi Rahman, un ricercatore di spicco sull’orientamento sessuale al Queen Mary College, Università di Londra.

“Le differenze che sono state rilevate nelle connessioni dell’amigdala sono notevolissime”

“Paradossalmente, otteniamo più informazione studiando caratteristiche che non hanno connessione diretta con l’orientamento sessuale, ed è proprio qui che lo studio in questione eccelle” dice Simon LeVay, un noto autore statunitense che nel 1991 ha scoperto (pdf) delle differenze tra omosessuali ed eterosessuali in una parte del cervello chiamata ipotalamo.

Ma, come la stessa Savic riconosce, lo studio non può dire se queste differenze nella struttura del cervello siano geneticamente ereditate, oppure se siano plasmate durante la gravidanza, a causa di un’esposizione molto alta o molto bassa ad ormoni sessuali come il testosterone.

Pubblicazione scientifica di riferimento: Journal reference: Proceedings of the National Academy of Sciences (DOI: 10.1073/pnas.0801566105)

(Traduzione di Maurizio Colucci)

57 Risposte to “Cervelli gay strutturati come sesso opposto”


  1. 1 j1nz0 giugno 21, 2008 alle 5:04 PM

    Mi sa che presto farò un contro-post. Le conclusioni che traggono questi autori mi sembrano molto fumose…

  2. 2 tycooko giugno 21, 2008 alle 8:49 PM

    Suvvia! LeVay analizzò i cervelli distrutti dalla malattia di malati d’AIDS e non sapeva neanche con esatezza quali fossero i gay e quali gli etero! Suvvia suvvia…

  3. 3 j1nz0 giugno 22, 2008 alle 4:41 PM

    Tra le altre cose LeVay stesso è gay, se non ricordo male.

  4. 4 Cachorro Quente giugno 22, 2008 alle 10:18 PM

    Il problema di base è la definizione del termine “omosessualità”, cioè come orientamento sessuale, identità sessuale o comportamento sessuale.
    E’ difficile, e tutto sommato non necessario, imbrigliare il fenomeno in una definizione restrittiva.

    Però mi pare che gli indizi scientifici a favore di una possibile concausa congenita (e forse addirittura genetica) dell’omosessualità siano abbastanza suggestivi.
    Come ogni fenotipo, è inevitabilmente determinato da geni + ambiente.

  5. 5 j1nz0 giugno 23, 2008 alle 8:10 am

    Certamente. Ed infatti non capisco dove in questo articolo sia la prova di una determinazione morfogenetica dell’omosessualità. A me pare che questi ricercatori abbiano semplicemente rafforzato la prova in favore di un fenotipo cerebrale “omosessuale”.

  6. 6 fabiobiker giugno 23, 2008 alle 5:45 PM

    In ogni caso la notizia è molto interessante perchè mi sembra che, per la prima volta, venga riscontrato un fenomeno biologico che caratterizza in modo diverso etero e gay.

    L’immagine dell’articolo è impressionante per come correla in modo molto chiaro le “inversioni” di funzionamento tra maschi gay e donne etero, e viceversa.

    Che poi questo fenomeno sia “la causa” di qualcosa, credo sia un altro argomento.

    Un saluto

    Fabio

  7. 8 Queen giugno 23, 2008 alle 9:31 PM

    Ma alcuni studi se non sbaglio proprio di LeVay di cui si parlava prima, non dicevano che i maschi gay avevano l’ipotalamo più piccolo e altre differenze sul cromosoma X? Che alla fine era errato se non sbaglio….

    Possibile che anche questi ricercatori si siano sbagliati? In fondo sono stati analizzati solo 90 cervelli…

    Mi affascina molto questa ipotesi, anche se ancora non mi convince.

  8. 9 j1nz0 giugno 24, 2008 alle 7:40 am

    Sì ma erano studi del cactus, contestatissimi nel metodo più che nel merito…

  9. 10 anti-moderno giugno 24, 2008 alle 8:23 am

    L’indagine può essere giusta. Questa scoperta corrisponde a quanto si trova scritto da autori “alternativi” (che affermavano questo 50 anni fa). Secondo la tesi che ho letto, infatti, i gay sono il frutto della fase embriologica. Però, come al solito, l’indagine scientifica è carente. Non ci dice qual è la causa e i possibili “rimedi”.

  10. 11 fabiobiker giugno 24, 2008 alle 11:21 am

    @ anti-moderno

    “rimedi” ? ho letto giusto “rimedi”?
    Qundo si parla di “causa dell’omosessualità” chissà perchè ho sempre il timore che poi si arrivi a parlare dei “rimedi”…. e infatti puntualmente ci si arriva.

    L’omosessualità non è una malattia da curare.

    Scoprire “perchè” si diventa gay è scientificamente utile tanto quanto scoprire perchè si diventa etero: siamo tutti curiosi di scoprire cosa c’è alla base della nostra identità sessuale e dei nostri desideri sessuali.
    Ma da qui in poi, il resto è “cultura”, “religione”, “morale”… ma non scienza.

    Un saluto

    FAbio

  11. 12 Davide giugno 24, 2008 alle 12:31 PM

    @j1nz0: se può esserti utile questo link per il contro-post

  12. 13 fabristol giugno 24, 2008 alle 1:31 PM

    PEr DAvide

    nel link che riporti pero’ c’e’ un errore di disinformazione scientifica enorme. Voluta ovviamente.
    Non e’ stato scoperto alcun gene dell’omosessualita’! Si e’ solo costruito un modello teorico e matematico sulla possibilita’ dell’esistenza di tale gene (sarebbe corretto parlare di geni).

  13. 14 Cachorro Quente giugno 24, 2008 alle 4:16 PM

    “Ma alcuni studi se non sbaglio proprio di LeVay di cui si parlava prima, non dicevano che i maschi gay avevano l’ipotalamo più piccolo e altre differenze sul cromosoma X? Che alla fine era errato se non sbaglio….”

    Le differenze del cromosoma X non le ricordo, si parlava di una differenza di un nucleo dell’ipotalamo, più piccolo negli omosessuali maschi e nelle femmine che negli eterosessuali maschi.
    Com’è stato detto, lo studio era viziato dal fatto che il campione degli omosessuali maschi era costituito da soggetti morti di AIDS (malattia che nelle fasi avanzate colpisce il sistema nervoso centrale spesso e volentieri, in forma di atrofia, demenza, infezioni varie…).

  14. 15 anti-moderno giugno 25, 2008 alle 6:51 am

    Fabiobiker,

    per quanto mi sforzo di essere imparziale e “politically correct”, non riesco proprio ad immaginare e a desiderare un mondo dove il 40% degli umani siano gay. Vorrei evitare ai miei nipoti questo rischio. In quest’ottica, credo dovrei fare qualcosa, credo dovremmo tutti fare qualcosa. Sono certo, anzi, che se le percentuali aumentassero, ci sarà una grande ricerca di possibili “rimedi”.

    Saluti

    A_M

  15. 16 Chiara Lalli giugno 25, 2008 alle 9:48 am

    Antimoderno,

    io vorrei evitate ai miei nipoti, invece, il rischio di pensarla come te (e come tanti, purtroppo). Hai suggerimenti per estirpare questo gene??

  16. 17 fabristol giugno 25, 2008 alle 10:18 am

    Chiara il fatto e’ che se venisse scoperta la causa genetica, ormonale, dello sviluppo ecc ecc dell’omosessualita’ ci sara’ sempre il pericolo che i genitori decidano di non volere un figlio gay. E quelli che ora difendono l’aborto selettivo sui talassemici, portatori di malattie genetiche ecc, ti verranno a dire: “Ma come. Gli embrioni down si e gli embrioni gay no?”
    Tu dirai: ma la vita di un omosessuale e’ sana e normale mentre quella di un con una grave malattia no. Questioni di punti di vista, ti direbbe un cattolico.
    E una delle motivazioni per cui spesso si abortisce e’ il danno psicologico della donna. Beh in futuro io mi immagino una mamma cattolica (ma anche no) che chiede l’aborto di un embrione gay perche’ questo potrebbe danneggiare il suo stato psicologico. E secondo la retorica dei difensori della legge 194, tu non puoi costringere una donna dall’abortire se questa non vuole, giusto?
    Insomma spesso certe armi “retoriche” hanno una doppia lama e si rivoltano contro chi le ha brandite per anni.

  17. 18 anti-moderno giugno 25, 2008 alle 10:23 am

    Oh si, è facile, Chiara. Basta che l’umano tenga uno stile di vita confuso, prenda cibi innaturali, faccia le ore piccole, beva superalcolici, si crei molto stress, si alieni dai suoi simili, si senta in conflitto con il mondo, prenda un pò di droghe,……..agitare il tutto e prendere prima e dopo i pasti. Funziona! Ottimo per le madri in gravidanza. Ci possono volere, però, due – tre generazioni, sai. Modificare la genetica umana non è facile.

  18. 19 Chiara Lalli giugno 25, 2008 alle 10:31 am

    Fabri, che una madre possa decidere (ammettendo il meccanismo genetico che hai delineato) di abortire un figlio gay non mi suscita particolari dilemmi.
    Mi spiego: siccome io credo davvero che sia la donna a poter decidere di interrompere una gravidanza, la causa mi interessa poco (certo, potrò non essere d’accordo, ma non è questo il punto). In fondo ci sono molte ragioni per avere un figlio che mi fanno inorridire (ma non per questo seguirei la strada della coercizione legale): lasciargli la fabrichetta o un impero, oppure investirlo del riscatto del proprio fallimento.

    Io non condivido alcuna retorica sulla 194 – tipo “il corpo della donna” o cose del genere. Penso solo che la libertà dovrebbe essere la normalità e la coercizione l’eccezione da giustificare.

    Ciò che mi irrita è la semplificazione e la banaizzazione (oltre che la deriva discriminatoria) di alcune “idee”. A cominciare dalla divisione manichea del mondo tra eterosessuali e omosessuali.
    La realtà è più complessa e variegata di così, e a me sembra un infantile modo di tranquillizzarsi (come credere in dio, più o menoe e beato che ci riesce).

  19. 20 fabristol giugno 25, 2008 alle 10:32 am

    Errata Corrige

    “E quelli che ora difendono l’aborto selettivo sui talassemici,”

    ovviamente intendevo attaccano ivnece che difendono.

  20. 21 Chiara Lalli giugno 25, 2008 alle 10:33 am

    Dimenticavo: sulla banalizzazione.
    Quante volte si usano espressioni come “Modello gay”? Avete mai pensato a che diavolo significa?
    Provate a fare un esperimento e a pensare alle implicazioni (caratteriali, di gusti e preferenze) di “Modello eterosessuale”.

  21. 22 anti-moderno giugno 25, 2008 alle 10:35 am

    Dimenticavo. Farmaci, bisogna prendere anche molti farmaci.

  22. 23 fabristol giugno 25, 2008 alle 10:50 am

    Per Chiara

    E allora perche’ quando qualcuno ha parlato di possibili “rimedi” siamo tutti (e mi ci metto pure io) scattati sulla sedia?
    E’ un problema che riguarda anche me, che ti credi. Nel senso che nella retorica che spesso portiamo avanti ci sono dei problemi di fondo o delle zone grige. Come dici tu non bisogna semplificare. Anch’io sono convinto che non esistano omosessuali puri ed eterosessuali puri ma una scala di grigi con migliaia di sfumature. E qeusto e’ dato dalla concentraiozne ormonale: che questo poi sia dato da un gene o dalla vita intrauterina non importa.
    Ma c’e’ gente a cui non piacciono qeuste sfumature.

  23. 24 Chiara Lalli giugno 25, 2008 alle 11:01 am

    Fabri,

    io scatto sulla sedia quando per “rimedi” si intende curare chi è omosessuale (e mi viene in mente la terapia riparativa). Quando si continua a supportare l’ipotesi diagnostica delirante del: “dimmi che orientamento sessuale hai, ti dirò in quale casella del DSM ti ficco”.

    Alla maggior parte non piace la sfumatura: tutti a correre per infilarsi in una cassettiera da ufficio con tanto di etichetta: “biondo, etero, indefesso lavoratore, unipro, astenersi perditempo”.
    Contenti loro… Il guaio serio è quando questa gente ha potere sulla nostra vita (vedi istituzioni o legislatore). Questo è proprio in guaio.

  24. 25 anti-moderno giugno 25, 2008 alle 11:09 am

    Ricercare la causa dell’omosessualtà, non vuol dire avercela con gli omosessuali. Come vedete personalmente ho trovato le cause in uno stile di vita sbagliato. Quindi al massimo ce la posso avere con lo stile di vita sbagliato (che guardacaso è lo stile di vita moderno). La stessa “modernità”, si ritorce contro gli uomini, come osservava Fabio. I metodi di indagine moderna del feto, possono diventare discriminanti. La scienza, che si presenta come amica dell’uomo, in verità può essere il peggior nemico. Ecco il motivo del mio nick…..

  25. 26 Chiara Lalli giugno 25, 2008 alle 11:13 am

    Anti-moderno, ma davvero? Non mi dire…
    Mary Shelley scriveva che il fuoco ha questa terribile ambiguità: salvifico e mortifero.
    Sai trovare un esempio (a parte dio) di incarnazione esclusivaemnte di bontà?

    Stile di vita “sbagliato” per chi? Chi decide se uno stile di vita è sbagliato oppure no?

  26. 27 fabristol giugno 25, 2008 alle 11:14 am

    Credo che chi ha parlato di “rimedi” prima nel commento intendesse proprio quelli della vita intrauterina. Domanda: se esistesse un rimedio (a parte l’aborto selettivo) per rendere un embrione omosessuale eterosessuale che cosa diremmo noi che siamo per la terapia genica?
    Non e’ un problema di poco conto in futuro. Vale perfino per le coppie omosessuali che in futuro avranno figli in provetta: siamo sicuri che tutte le coppie omosessuali vogliano un figlio omosessuale?

  27. 28 Chiara Lalli giugno 25, 2008 alle 11:26 am

    Fabri,

    se davvero l’orientamento sessuale è neutrale (nel senso che non è dannoso, come avere gli occhi azzurri o marroni) dovrebbe essere una scelta dei genitori.
    Io credo che l’orientamento sessuale, di per sé, sia un carattere neutrale. Aggiungo che le ragioni e la società potrebbero essere discriminatorie e ingiuste (come nel caso in cui si seleziona il sesso del nascituro: in un Paese maschilista è una pratica odiosa, ma non intrinsecamente odiosa: mi sono spiegata?).
    Avere un figlio è un atto egoistico ed eterodeterminato: tutte le opzioni (oltre a quelle tradizionali) che non delineano danni dovrebbero essere permesse.

  28. 29 anti-moderno giugno 25, 2008 alle 11:30 am

    I gay sostengono la scienza perchè è l’unica che può combattere con l’altro titano dei nostri tempi (in fatto di credenze): La chiesa. Questa battaglia è davvero noiosa. Sta di fatto che pur non aderendo a nessuna religione si può sviluppare nell’uomo una certa religiosità e di conseguenza una specie di rispetto per L’UNIONE MASCHILE-FEMMINILE. L’artificialità della nostra vita produce una richiesta di naturalezza. Spiacente ma gli omosessuali non soddisfano questo punto.
    Per quanto concerne lo stile di vita sbagliato e chi lo stabilisce…..potrebbe bastare anche un mal di stomaco!! Ma siamo testardi, molto testardi e andiamo avanti, avanti, avanti….

  29. 30 fabiobiker giugno 25, 2008 alle 11:31 am

    siccome sono direttamente coinvolto, vorrei aggiungere un paio di considerazioni:

    1) il fatto di scoprire la “causa materiale” di un certo aspetto fisico o comportamentale produce ovviamente la possibilità di intervenire in modo intenzionale su di esso; è automatico, fa parte della natura umana: se abbiamo un modo di manipolare la realtà, puntualmente lo facciamo.

    2) giustamente si è subito arrivati alla considerazione che, se una madre potesse sapere che il proprio figlio crescerà in un modo che non gli piace, allora avrà il diritto di abortire e di non generere tale figlio.
    Riconosco libertà totale alla donna in fatto di aborto. e quindi accetto che possa desiderare di non avere un figlio gay.

    E’ tutto ovvio e sacrosanto, basta soltanto trattare l’argomento per quello che è: etico, religioso, politco… ma non scientifico.

    Che la gayezza sia un “difetto” da correggere è un’opinione religiosa, che non rispetto e non condivido.
    Che, se fosse possibile, una madre rinuncerebbe ad avere un figlio gay è un fatto che non darei troppo per ovvio: siamo sicuri che una madre non preferirebbe piuttosto rinunciare ad un figlio obeso e calvo, potendo scegliere?

    L’esito di una selezione genetica efficace da parte della madre avrebbe secondo me esiti diversissimi dalla pura “eliminazione del diverso”. Esiti sicuramente di difficile previsione.

    Un saluto

    FAbio

  30. 31 Chiara Lalli giugno 25, 2008 alle 11:41 am

    Anti-moderno,

    il tuo commento è talmente infarcito di ingenuità che mi perdonerai se non ho voglia di rispondere nei dettagli. “I gay”? La “naturalezza”?
    Ma per piacere!
    Visto che è ora di pranzo (e a proposito di natura) vado a farmi un bel risotto con amanita virosa.
    Se questo è il mio ultimo commento, sapete perché. Ah, la natura!

  31. 32 fabristol giugno 25, 2008 alle 12:28 PM

    Per Chiara

    Sono d’accordo con te. Ma non sono tanto sicuro che altri del “nostro campo” la penserebbero come noi. In futuro vedo uno scambio di ruoli tra progay e antigay sulla questione abortiva: nel senso che chi ora difende i gay a spada tratta in futuro sara’ antiabortista. Magari in futuro i cattolici saranno quelli piu’ pro-aborto (proprio per eliminare i diversi) e i progressisti prolife per salvaguardare la diversita’.

  32. 33 anti-moderno giugno 25, 2008 alle 1:22 PM

    Finchè ognuno si fa i fatti suoi, si sta tutti bene, Chiara. Quando di dichiarano le guerre, allora bisogna prendere una posizione. Lo scontro si radicalizza e anche chi non c’entra niente viene coinvolto.
    Essendo questa la mia condizione sono costretto a scegliere, e allora, no gay. Spiacente, ma se guardo alle mie spalle vedo un uomo e una donna….io vengo da lì…..

  33. 34 j1nz0 giugno 25, 2008 alle 4:45 PM

    Il contro-post è nel trackback a questo post, andatevelo a leggere. Comunque il rischio che la scoperta dei cosiddetti geni gay porti a questioni neuroetiche epocali è enorme.

    Su questo blog tutti si scandalizzano a sentir parlare di eugenetica sugli embrioni “omosessuali”, ma a dir la verità sono convinto che buona parte della società sarebbe favorevole all’eliminazione di embrioni di questo tipo. Facciamo poi conto che salti fuori una fantascientifica terapia genica che corregge il gene gay…
    Quanti la accetterebbero, quanti no?

  34. 35 bottigliedileida giugno 27, 2008 alle 6:22 PM

    Scusate se esco un pochino dal seminato (e dalla discussione), ma mi viene da chiedermi…il cervello di persone con tendenze bisessuali come sarebbe? Sapete dirmi se esiste qualcosa in merito?
    Grazie

  35. 36 j1nz0 giugno 30, 2008 alle 2:39 PM

    Non credo ci siano studi neuroanatomici o funzionali a riguardo. Su cosa sia la bisessualità in psicobiologia credo si sappia poco.

  36. 37 fabristol giugno 30, 2008 alle 2:56 PM

    Beh forse la bisessualita’ e’ proprio il ponte che collega i comportamenti regolati da questioni genetiche o ormonali con quelle di carattere ambientale o culturale. Insomma la sessualita’ non e’ cosi’ perfettamente determinata ma e’ una condizione multifattoriale in cui piu’ che bianco o nero vale la scala di grigi.

  37. 38 j1nz0 giugno 30, 2008 alle 10:14 PM

    Ha ragione Rosenzweig, infatti. Aveva capito già tutto anni fa.

  38. 39 anisotropie luglio 1, 2008 alle 8:48 PM

    scusate se il commento e’ OT, ma non avete una pagina di richieste chiarimenti e segnalazioni…

    che ve ne pare di questo articolo?
    http://www.corriere.it/salute/08_luglio_01/droga_onde_sonore_e2d3b57e-4780-11dd-8c36-00144f02aabc.shtml

    grazie e complimenti!

  39. 40 fabristol luglio 2, 2008 alle 9:02 am

    Per Anisotropie

    ehm purtroppo non ancora, ma chi ci segnala le cose lo fa tramite commenti nei post o tramite e-mail. 😉
    Ho attivato il gruppo per quel pezzo del Corriere. Vediamo cosa riusciamo a scoprire. grazie

  40. 41 bottigliedileida luglio 2, 2008 alle 10:10 am

    In effetti a questo punto la bisessualità potrebbe essere una combinazione tra ambiente e anatomia. Cioè potrebbe derivare da una discordanza tra i due. Speriamo che ci siano studi in merito in futuro.

    Quanto al link: grazie dell’informazione, non ne sapevo nulla. Interessante, ma un po’ inquietante… mi sa di fantascienza cyberpunk.

  41. 42 Vladimir Peluria luglio 6, 2008 alle 6:57 PM

    Sono cinica se mi chiedo a cosa serve sapere il perché e il percome? A me basterebbe avere la possibilità di vivere una vita normale, come tutti.

  42. 43 ukitel luglio 8, 2008 alle 7:16 PM

    Riguardo alla questione della madre che chiede l’aborto in caso suo figlio fosse omosessuale o magari scegliesse via fecondazione in vitro, l’embrione etero in luogo di quelli omo…
    Ora probabilmente esiste il problema opposto e cioè che magari una donna cattolica a rischio non si sottopone ad alcun test genetico, perché Dio ci pensa, e si ritrova con un figlio con la SMA.
    Quindi forse la questione non è lontana, anzi, al contrario, molto vicina, solo che è capovolta.

    E credo che a riguardo la legge non possa fare nulla, anzi, non debba alzare un dito, se non per garantire la libertà di queste scelte; e che quindi non si debba discutere del fatto che sia lecito o meno, ma piuttosto su cosa si possa fare per risolvere la causa del problema che è sociale, di cultura, e non di tutela legislativa.

    Riguardo la questione delle sfumature tra etero e omo sono d’accordo quando si afferma che sia un carattere multifattoriale, ma non quando si dice che contano più la scala intermedia che gli estremi.
    Su questo vi invito a riflettere sul fatto che l’aumento della diffusione dell’omosessualità sia considerato strano a livello scientifico, proprio perché subisce sicuramente una pressione selettiva negativa. L'”allele omosessuale” ha intrinsecamente una fitness bassissima.

  43. 44 fabristol luglio 8, 2008 alle 10:36 PM

    “Su questo vi invito a riflettere sul fatto che l’aumento della diffusione dell’omosessualità sia considerato strano a livello scientifico, proprio perché subisce sicuramente una pressione selettiva negativa.”

    Dove hai preso i dati sull’aumento della diffusione dell’omosessualità? Non credo che esistano dati del genere. E anche se esistono il presunto aumento è causato dal maggior clima di tolleranza più che da un aumento vero e proprio di numero di omosessuali. Insomma prima i gay si nascondevano ora il coming out è più facile (perlomeno nei paesi più tolleranti).
    Certo se in futuro gli studi sulla suessualità si facessero più dettagliati potremmo scoprire che l’assunzione della madre di ormoni nel cibo potrebbe veramente facilitare l’insorgenza di diverse sfumature sessuali. E gli ormoni hanno delgi effetti enormi sul fenotipo. Qui in UK le ragazzine dell’ultima generazione hanno seni giganteschi a causa di cibo e birra. Perfino le ragazze orientali non certo famose per avere seni formosi hanno due-tre taglie in più rispetto alle loro madri.

  44. 45 ukitel luglio 9, 2008 alle 8:50 am

    http://www.pubmedcentral.nih.gov/picrender.fcgi?artid=1679896&blobtype=pdf

    http://www.pubmedcentral.nih.gov/picrender.fcgi?artid=2427196&blobtype=pdf

    Mi riferisco a pubblicazioni come queste che ti ho linkato, ce ne sono diverse a riguardo, sono poche ma ci sono.
    Anche io ho pensato alla questione del coming out, purtroppo non riesco a ritrovare gli articoli in cui si parlava dei confronti tra i vari studi sulla frequenza dell’omosessualità, ma comunque c’è da dire che non so quanto siano confrontabili i dati, a causa del fatto che ognuno utilizza criteri diversi riguardo la classificazione (chi dicotomica, chi su una scala).

    Comunque anche se volessimo eliminare dal mio discorso questo dato, restano i quesiti che si stanno ponendo riguardo il modello genetico che possa spiegare la PERSISTENZA dell’omosessualità nella popolazione. Il secondo articolo dice chiaramente nell’introduzione che questo costituisce un paradosso Darwiniano perché un gene apparentemente causa danno dovrebbe essersi estinto dalla popolazione a causa della fitness bassissima. E mi sembra logicissimo pensarlo dal momento in cui la fitness è legata alla procreazione e un omosessuale non dovrebbe procreare (Ecco perché ci sono ricerche che cercano di verificare la plausibilità di vantaggio dell’eterozigote o sexual antagonism).

    Affermare che contano di più i grigi, permettimi questo paragone, è un po’ come dire che la distribuzione del carattere è gaussiana, con la maggior parte degli individui bisessuali a questo punto… E quindi i 2 estremi è dovrebbero avere una frequenza simile, che sarebbe molto bassa (mi pare che le stime della prevalenza dell’omosessualità siano poco sotto il 10%).
    Non credo che le cose stiano così, io penso a qualcosa di più simile una extreme value distribution, quindi con un più alto numero di individui intorno all’eterosessualità, e man mano che si procede verso l’omosessualità assoluta, questo numero cala sempre più.
    In quanto è evidente che più eterosessuali si è più aumenta la possibilità di procreare.

  45. 46 bottigliedileida luglio 9, 2008 alle 10:16 am

    Vladimir, tu puoi non chiedertelo e nessuno ti biasimerebbe. Ma credo che sia una questione di curiosità personale… qualche anno fa a me era interessato capire perchè avevo 2 cromosomi X e non un XY. Capisco che una vita normale sia un’esigenza più sentita, ma anche la curiosità può fare brutti scherzi 😉

  46. 47 fabristol luglio 9, 2008 alle 1:34 PM

    Per Ukitel

    interessanti gli articoli che hai linkato. Li leggero’ appena ho tempo.
    Comunque proprio per il problema del paradosso darwiniano e della distribuzione gaussiana io continuto a preferire la spiegazione ormonale intrauterina. E questo spiegherebbe dal punto di vista statistico anche la percentuale omogenea di omosessuali nelle varie popolazioni… anch’io ho sentito da qualche parte il 10%.
    tra l’altro per valutare l’opzione gene-gay basterebbe fare uno studio sui gay che hanno avuto figli (e non sono cosi’ pochi…).

  47. 48 ukitel luglio 9, 2008 alle 2:43 PM

    Sìsì, sono stati fatti analisi di pedigree di famiglie in cui sono presenti omosessuali. Qualcuno ha individuato il carattere come X-linked nel locus Xq28, altri lavori hanno smentito esistenza del linkage con questo locus, altri hanno supposto una trasmissione multigenica.
    Il primo lavoro che ti ho linkato tiene conto anche dell’effetto materno, e quindi di eventuali influenze intrauterine, però si tratta di semplici ipotesi, tra l’altra basate sul presupposto che il carattere sia monogenico… Sono più che altro speculazioni per avere idea di dove e come cercare.

    Scusami, hai detto “questo spiegherebbe dal punto di vista statistico anche la percentuale omogenea di omosessuali nelle varie popolazioni”, non sarebbe la stessa cosa?
    Insomma, capisco che in caso fosse completamente genetico, l’allele potrebbe avere una distribuzione geografica non uniforme… Ma anche un eventuale effetto materno non sarebbe comunque sotto controllo genico?
    Peggio ancora se ti riferisci all’assunzione di ormoni dal cibo, questo significherebbe che l’omosessualità sarebbe confinata alle aree geografiche come l’UK.

    Magari, invece, dato che il controllo del comportamento sessuale è abbastanza importante per garantire la sopravvivenza, potrebbe essere semplicemente un allele molto vecchio, anzi ancestrale: drosophila ha geni con questa funzione (e non sono ad effetto materno).
    Quindi questo allele ha seguito i flussi migratori delle popolazioni umane da sempre, per questo è omogeneo, e piuttosto persiste per sexual antagonism (che sembra più accreditato del vantaggio dell’eterozigote).

  48. 49 fabristol luglio 9, 2008 alle 3:04 PM

    “Insomma, capisco che in caso fosse completamente genetico, l’allele potrebbe avere una distribuzione geografica non uniforme… Ma anche un eventuale effetto materno non sarebbe comunque sotto controllo genico?
    Peggio ancora se ti riferisci all’assunzione di ormoni dal cibo, questo significherebbe che l’omosessualità sarebbe confinata alle aree geografiche come l’UK.”

    Mmm.. l’effetto ormonale intrauterino di cui parlo non e’ “comandato” dai geni, ma si basa semplicemente sull’errore nello sviluppo. Un eccesso o una diminuzione del testosterone nei periodi critici di sviluppo sessuale del feto. Niente geni quindi. Semplicemente capita. 😉
    D’altronde tantissimi altri difetti dello sviluppo non sono comandati dai geni ma semplicemente dalla sfortuna…

  49. 50 j1nz0 luglio 9, 2008 alle 4:35 PM

    @Fabri:

    “Comunque proprio per il problema del paradosso darwiniano e della distribuzione gaussiana io continuto a preferire la spiegazione ormonale intrauterina.”

    Esistono, che tu sappia, studi sulle alterazioni indotte dei livelli ormonali intrauterini? Io so che topi maschi trattati con estrogeni mostrano comportamenti di lordosi, ma credo si tratti unicamente di studi post natali.

  50. 51 Gabbiano agosto 3, 2008 alle 5:58 am

    ho letto un’articolo sulla Stampa dove (ovviamente) ci sono alcuni psicologi che affermano che tra figli di coppie etero e coppie gay “non ci sono assolutamente differenze” nella crescita e sviluppo. Insomma per i figli due padri, due madri, due luxurie, NON avrebbero nessuna influenza. io non la vedo prettamente così, ma siccome non sono un esperto….. per alcuni la cosa è molto conflittuale, per altri meno.
    ma è giusto “ugualizzare culturalmente” gay ed etero con la motivazione che in fondo tra gli etero ci sono pessimi genitori (avete presente le statistiche che riportano che l’80% degli stupri avviene in famiglia?)
    Sulla “naturalezza” dell’omosessualità…. io trovo sgradevole chi paragona la mia sessualità a quella degli animali, troppa presunzione?
    saluti

  51. 52 goKikko dicembre 16, 2008 alle 8:20 am

    anti-moderno più che antico mi sembri idiota, non lo sai che gli antichi greci e romani, già erano omosessuali?
    Altre ricerche scientifiche fatte sugli animali, denotano come l’omosessualità sia un preservativo naturale, per regolare la sovrappopolazione di una razza animale.

    La natura controlla tutto, non può controllare le nascite??|!
    Per tua informazione, i coccodrilli in maggioranza sono omosessuali, e anche le balene, eppure non si sono estinti, chissà come mai??!?

    Tu sei tutt’altro che anti-moderno, è l’uomo moderno che decide che tutto è malattia, la depressione è malattia, l’amore è malattia, l’odio è malattia, un comportamento che magari 1800 anni fa era normalissimo ora è stato catalogato come malattia mentale, sai che negli USA danno psicofarmaci anche ai bambini? Si sono inventati una nuova malattia, una volta i maestri per i bambini irrequieti utilizzavano la bacchetta, oggi si usa il Ritalin, però c’è da dire che nella storia dell’umanità non si è mai sentito parlare di un bambino che si suicida a soli 5 anni, questo è successo soltanto al giorno d’oggi… e tu ti credi così anti-moderno….

    Gli antichi riproducevano gesta omosessuali perfino nelle tombe, hai mai visto la Tomba del Nuotatore di Paestum??!?

    Ahahahah, le tue dichiarazioni fanno soltanto sorridere.. basta un briciolo di intelligenza in più per comprendere che hai scritto un cumulo di cazzate…

  52. 53 Gokikko dicembre 16, 2008 alle 11:08 am

    Per Gabbiano,
    noi omosessuali se volessimo davvero un figlio non abbiamo assolutamente bisogno d’adottarlo, esiste anche la fecondazione artificiale con qualche lesbica…magari se sarò ricco io lo farò…

    quindi ce ne fottiamo della legge sull’adozione…

    …ma sempre Madre Natura, vuole che nei gruppi sociali di scimmie o altri animali, gli omosessuali partecipano all’accudimento e crescita dei figli dei propri parenti e si rendono pienamente disponibili al branco, a me vien da ridere quando mi capita di accorgermi che molto spesso gli animali sono molto più evoluti degli esseri umani… sia a livello fisico, che spirituale…

  53. 54 emilmeierdressv3 luglio 28, 2015 alle 3:41 am

    Alla maggior parte non piace la sfumatura: tutti a correre per infilarsi in una cassettiera da ufficio con tanto di etichetta: “biondo, etero, indefesso … uufficiocassettiera.wordpress.com

  54. 55 プリズンブレイク レンタル giugno 4, 2016 alle 10:15 PM

    冤罪で極刑が決定した兄リンカーンを救うために、弟マイケルがわざと刑務所に入り、一緒に脱獄をする話です。しかし、脱獄した後の展開がまた傑作で、いつもハラハラさせられるので長い時間観ていても飽きませんよ。
    シーズン1~4までありますが、脱獄までを描いたシーズン1、敏腕FBI捜査官のマホーンからの逃走を描いたシーズン2が傑作です。見どころは一つに絞れませんが、やはり演者の個性が目立ちます。そして、いきなり準主役が死んだりするので、先が読めません。
    特にセオドア、通称ティーバッグ。これはもう、役者さんが最高すぎます。間違いなく彼が演じていなければ、ここまで印象に残る登場人物にはならなかったはず。役柄は子供数人をレイプ殺人したという最悪な凶悪犯ですが、どこか憎めず、シーズン1からシーズン4の最終話まで最後まで出演している数少ない一人です。


  1. 1 Note sui “Cervelli Gay” « Snow Crash Trackback su giugno 23, 2008 alle 2:47 PM
  2. 2 breaking news Trackback su ottobre 2, 2015 alle 12:03 am

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