Il caso INRAN

Venerdì 25 Aprile, sulla rivista Espansione, sarà pubblicato un articolo sulla storia della sperimentazione sul mais Bt svolta dall’INRAN, dalla quale si desume la superiorità del mais Bt rispetto a quello convenzionale.

L’articolo è firmato da Piero Morandini, ricercatore all’Università di Milano. Insomma da un addetto ai lavori, non da un ideologo.

Così si svelerà finalmente l’arcano sulle fumonisine e il mais tradizionale.

Alla faccia di chi ha censurato per tanto tempo la ricerca.

Pubblicheremo il PDF dell’articolo quanto prima su questi pixel.

UPDATE Ecco come promesso il file PDF dell’articolo (qui)

4 Risposte to “Il caso INRAN”


  1. 1 raser aprile 27, 2008 alle 3:52 PM

    vuoi che morandini non venga accusato di prender soldi dalle multinazionali?

  2. 2 Konx aprile 30, 2008 alle 9:03 am

    Ordunque, mi sono letto l’articolo (interessante). L’articolo, comunque, non dissipa minimamente i miei dubbi in merito a sti benedetti OGM. In primo luogo faccio notare che si può essere faziosi anche a scrivere un articolo di divulgazione scientifica (la “farfalla killer” mi ha ricordato i vari ponti killer e strade della morte che quotidianamente ci propinano i giornali). Ma tralasciando questo aspetto secondario, l’articolo non risponde a questa domanda: gli OGM (e questi in particolare) che conseguenze a lungo termine hanno?

    Ora, io non sono un biologo o un ricercatore di queste materie; ma una semplice domanda sono in grado di pormela: posto che questo mais Bt ha meno parassiti (che però così mortali o pericolosi come sembra voglia far capire l’articolo non sono, visto che è qualche millennio che mangiamo sto mais, giusto?), esiste un qualche studio che mostri come da qui a 50-100 anni i danni sulla salute del consumatore non ci sono? possono garantirmi questi ricercatori che non sarà dannoso in futuro? io non credo che al momento ne siano in grado, semplicemente perchè se quel mais lo mangiamo (dico un numero a caso) da 30 anni, possono sapere che fra due generazioni non si manifestino effetti pericolosi sulla popolazione? no, perchè mi pare che manchino i dati, e al massimo potranno fare delle previsioni. (e attendo smentite più che volentieri). E se permettete, nel momento in cui si tratta di una roba che devo mangiare, le previsioni non mi bastano. pretenderei delle certezze.

    Altra domanda: questa larva killer provoca dei disastri (spina bifida come dice l’articolo). Ma hanno studiato che per caso eliminandola, non si introducano altri fattori di rischio? hanno studiato che eliminandola non ci possano essere delle conseguenze?

    Insomma, questo studio non mi pare dica niente di nuovo rispetto a quello che uno normalmente poteva sapere: gli OGM producono di più e richiedono meno anti parassitari perchè li hanno innestati nelle piante tramite dei geni. E mi verrebbe anche da dire che mi sembra il minimo, questo: sennò che cavolo li produci a fare sti benedetti OGM, se avessero anche una resa minore o avessero bisogno di più cure del mais normale?

    Poi, come curiosità, vorrei sapere questo gene che hanno messo nel mais da dove lo hanno tirato fuori, perchè non mi pare che l’articolo lo dica.

    ciau

    Konx.

  3. 3 riccardo giugno 14, 2008 alle 11:19 am

    E perché mai dovrebbero far male?!

  4. 4 marina settembre 10, 2008 alle 8:53 am

    se vi piacciono tanto mangiateli pure. io non li voglio e reclamo il mio diritto a poterne fare a meno.
    Sono agronoma e ho un msater sugli alimenti trangenici. quindi ho i miei buoni motivi.
    buona fortuna a voi poveri ignoranti


Lascia un commento




In primo piano

Segnalaci le bufale

a

Archivi

Contatto e-mail

progettogalileo[at]gmail.com

Disclaimer

Questo è un blog multiautore senza scopi di lucro. Esso non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001 Gli autori, inoltre, dichiarano di non essere responsabile per i commenti inseriti nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi agli autori. Alcune delle foto presenti su questo blog sono state reperite in internet: chi ritenesse danneggiati i suoi diritti d'autore può contattarci per chiederne la rimozione.

Blog Stats

  • 370.199 hits